Obiettivo 2020 (domande affinate)

Riprendo il pensiero che l'amico Gaspar Torriero ha lasciato come contributo al precedente post, mettendo di mio solo i neretti. Al di là del condividerne o meno il pensiero, vorrei che molti colleghi e soprattutto i giovani che vogliono intraprendere la professione giornalistica avessero la sua lucidità e impegno d'analisi

"Mi sembra una ricostruzione troppo ottimista quando dici che l'informazione tra dieci anni non avrà abbandonato il modello attuale; e troppo pessimista quando dici che pochi giornalisti pagati male produrrebbero cattiva informazione.
Il punto nodale mi sembra essere che in futuro si faranno cose molto diverse, non che si faranno di meno le cose che oggi si fanno. E poi: quello che oggi chiamiamo "giornalismo" è in realtà una serie di attività molto diverse tra di loro, che sono diversamente influenzate dai nuovi mezzi.
Una riflessione interessante potrebbe essere: quali parti di ciò che oggi chiamiamo "giornalismo" sono destinate a scomparire? Quali invece sono destinate a potenziarsi anche senza la carta? Per esempio, io vedo malissimo l'attività di desk, ma vedo molto bene l'indagine; vedo malissimo la redazione che decide ogni giorno quali sono le notizie "importanti", ma vedo molto bene il giornale come centro di aggregazione sociale della sua comunità nel territorio".


Gaspar non merita una risposta frettolosa, per cui prometto di pensarci. Presto. Bene e presto.

Commenti

Post più popolari